Secondo gli albergatori ravennati e dei lidi, il tallone d’Achille del settore resta la redditività che purtroppo non compensa gli sforzi fatti dagli imprenditori. La dichiarazione del Presidente Federalberghi Confcommercio Ravenna Nicola Scialfa
In Emilia-Romagna i dati turistici confermano il trend positivo, con più di 19 milioni di presenze nei primi sei mesi, pari ad un più 6,9% rispetto allo scorso anno e + 8% rispetto agli arrivi del 2017.
Ma come sta andando la stagione secondo gli albergatori ravennati e dei lidi?
Federalberghi Confcommercio Ravenna ha appena concluso un sondaggio su un campione rappresentativo di strutture alberghiere dal quale emerge che per il 57,2% degli albergatori la stagione è migliore o stabile rispetto al 2017, sia in termini di presenze che di fatturato. Inoltre, per quasi un terzo è in aumento la clientela straniera, meno quella italiane, mentre non ci sono segnali di un boom a settembre, come evidenziano le previsioni nazionali.
Cinque le domande rivolte agli albergatori (campione di 25 strutture della città e dei lidi).
1 domanda: Come sta andando la stagione estiva 2018 a confronto dell’anno precedente, in termine di presenze e fatturato?
Secondo il 28% degli intervistati le presenze e il fatturato sono migliori rispetto allo scorso anno, per il 29,2% è stabile, mentre per il 42,8 la stagione sta andando peggio rispetto al 2017. In totale, quindi, per il 57,2% degli intervistati, la stagione è migliore o stabile rispetto allo scorso anno.
2 domanda: La clientela stranierà è aumentata?
Per il 28,6% ci sono stati più stranieri sul nostro territorio mentre per il 71,4% degli albergatori ravennati e dei lidi la clientela straniera è stata stabile, comunque non è stata in aumento.
3 domanda: La clientela italiana è aumentata?
A questa domanda gli intervistati sono stati molto netti, l’85,7% ha risposto no, solo per il 14,3% c’è stato un aumento di turisti italiani.
4 domanda: Secondo i sondaggi nazionali settembre dovrebbe essere un mese di recupero per il turismo italiano, nel senso che si prevedono maggiori presenze e arrivi rispetto al 2017. Ci può confermare questo dato?
Le previsioni nazionali che indicano un aumento delle presenze e arrivi per il mese di settembre sembrano smentite dagli albergatori. Per il 78,6% non ci sarà alcun recupero per settembre, solo il 21,4 è ottimista, soprattutto per le richieste di informazioni (e per le prenotazioni) che sono già giunte.
5 domanda: Ha avuto difficoltà a trovare personale di servizio per la struttura?
Infine, una domanda sulla ricerca di personale per gli alberghi. Per il 57,1% è stato difficile trovare personale di servizio per gli alberghi, mentre per il 42,9% non ci sono stati problemi. Il problema vero semmai è stato quello di trovare personale qualificato.
Secondo il Presidente Federalberghi Confcommercio Ravenna Nicola Scialfa dai dati raccolti si possono trarre alcune considerazioni. “Innanzitutto occorre notare – sottolinea Scialfa – che il tallone d’Achille del settore resta la redditività che purtroppo non compensa gli sforzi fatti dagli imprenditori. Dobbiamo uscire dal provincialismo e dobbiamo fare in modo che gli imprenditori possano muoversi assieme per commercializzare efficacemente l’offerta turistica.
Per questo motivo ci aspettiamo forti sinergie pubblico-privato ed un salto di qualità da parte dell’Amministrazione comunale, con fatti concreti consequenziali alle necessità del territorio. Ribadiamo nuovamente che l’unico termometro per capire se si sta lavorando nella giusta direzione sono l’aumento dei flussi turistici (Ravenna cresce meno delle altre città) e l’aumento della redditività. Bisogna concentrarsi su iniziative efficaci e di grande respiro e non di piccola gittata, perché queste ultime sono rivolte a soddisfare solamente l’utenza locale o poco più.
Come Federalberghi continueremo a stimolare l’Amministrazione comunale e a evidenziare percorsi di sviluppo dell’economia turistica indipendentemente da eventuali permali o risentimenti da parte di chi non vuol capire la necessità di un cambio di passo effettivo e necessario nel settore turistico culturale, che è l’unica risposta occupazionale a portata di mano nel breve periodo”.
Cosa dicono i dati nazionali
Secondo i dati nazionali (Fonte: Federalberghi su dati Istat.) le presenze negli alberghi nel primo semestre del 2018 hanno fatto registrare un incremento dell’1,1%, risultato dell’aumento dello 0,2% degli italiani e del 2,0% degli stranieri. I turisti stranieri generano più del 51,5% degli arrivi estivi, quota di mercato che si è sensibilmente ampliata negli ultimi anni (era il 46% nel 2010). E’ il tedesco la lingua più parlata sotto il solleone. La Germania è di gran lunga il nostro principale mercato, con 7,3 milioni di arrivi durante l’estate, seguita da Stati Uniti (2,6 mln di arrivi) e Francia (2,4 mln di arrivi).