In base a quanto riportato da Il Resto del Carlino di Ravenna in data 14/07/2018:
“ Sono 13mila i lavoratori coinvolti in questa vertenza-ha commentato il primo cittadino- persone che dobbiamo ascoltare affinché nei loro confronti si possano creare le migliori condizioni di lavoro”
Ebbene, a nostro avviso Fisascat Cisl e Uiltucs proprio questo hanno fatto, abbiamo creato le migliori condizioni di lavoro sottoscrivendo l’integrativo con LIDL ITALIA Srl e ascoltato i dipendenti, tutti, nelle varie assemblee svolte a livello nazionale e locale, dove abbiamo presentato l’integrativo in tutti i suoi punti e chiesto ai dipendenti, iscritti e non, di valutare quella bozza di accordo prima di convalidarla con l’azienda stessa.
Convalida che è avvenuta con l’approvazione di tutti i dipendenti che hanno partecipato alla consultazione.
Nel nostro precedente comunicato non le abbiamo affatto attribuito parole non dette, ma il fatto di essersi schierato con la posizione del 1% dei lavoratori in sciopero senza tener conto della posizione della maggioranza dei lavoratori che in data venerdi 13 luglio venivano pesantemente insultati e vessati dai manifestanti per il semplice motivo che volevano recarsi al lavoro e varcare il cancello della loro azienda, non condividendo quella protesta.
Anche nella sua replica comparsa su Lugo notizie di martedì 17 luglio ’18 dichiara che Le abbiamo attribuito parole non dette e prosegue con – “ Di più: mi sono appellato alle parti chiedendo ascolto, un ascolto reciproco e costruttivo, come deve essere in democrazia”
Bene, Fisascat Cisl e Uiltucs non hanno ad oggi ostacolato l’ascolto e il confronto con Filcams e con i lavoratori da essi rappresentati, lo dimostra il fatto che dal 6 marzo al 12 luglio ’18 non eravamo usciti con nessun comunicato o volantinaggio “ contro qualcosa o qualcuno” come invece hanno ritenuto di fare le parti non firmatarie.
Quando nel nostro precedente comunicato abbiamo scritto “Invitiamo pertanto il Sindaco ad esimersi dall’esprimere valutazioni e giudizi su argomenti specifici, senza aver acquisito, come in questa circostanza, tutte le informazioni necessarie anche attraverso la consultazione di tutte le parti sindacali” significa proprio che DEMOCRATICAMENTE attendiamo di essere ascoltati da un primo cittadino che nel proprio ruolo istituzionale DEVE ascoltare tutte le parti prima di schierarsi pubblicamente con una di esse; e a noi non risulta di essere stati consultati dalla sua segreteria né prima e né dopo la data del 13 luglio.
A tal fine comunichiamo di aver richiesto un incontro per illustrare i contenuti dell’integrativo sottoscritto.