Una svolta inattesa: l’Handball Faenza rinuncia alla serie A2, dopo aver vinto il proprio girone con un percorso quasi netto – due sole sconfitte, un pareggio e tutte vittorie ed aver superato i quarti nella final eight nazionale uscendo solo in semifinale a causa delle assenze per infortunio di tre titolari. Si iscriverà alla serie B, ricominciando da capo. La favola del Faenza guidato da Simone Ronchi, capace di dominare e vincere due consecutivi campionati, di serie B e A2, si conclude quindi inaspettatamente.
Alla rapida ed esaltante ascesa segue quindi una imprevista discesa alla cui base sono vari motivi tra cui la decisione di alcuni titolari, fondamentali nell’assetto di gioco, di ritirarsi per problemi di lavoro e crescenti impegni familiari, oltre alla partenza di alcuni giovani per il Romagna.
Una serie di defezioni che hanno di fatto molto ridotto l’organico e messo in difficoltà la società.
“Affrontare la serie A2 in queste condizioni sarebbe stato un azzardo, con la prospettiva concreta di soffrire per tutta la stagione e poter alla fine retrocedere sul campo, anche perché fino a gennaio non saranno disponibili neppure Ceroni e Leotta, reduci da delicati interventi al ginocchio e soprattutto non ci sarebbe stato l’allenatore protagonista degli ultimi due anni e di un precedente ciclo vincente. dal 2011 al 2015. Non finiremo mai di ringraziare lui, il vice Dal Monte e tutti i giocatori che hanno sempre dato il massimo ”.
L’allenatore Simone Ronchi, tra i principali artefici delle due ultime fantastiche stagioni, ha deciso infatti di dare le dimissioni come il vice e preparatore atletico Riccardo Dal Monte.
“Lascio la panchina del Faenza dopo due stagioni molto intense – dice Ronchi – e la pallamano dopo quasi 35 anni. E’ stata una decisione difficile, ma al tempo stesso coerente con le mie idee visto quello che è successo”.
Insomma una svolta imprevista che deriva anche dalla mancata fusione con il Romagna Handball, appena retrocesso dalla serie A alla A2 dove giocano diversi giovani atleti faentini di nascita e formazione tecnica.
L’accordo che pareva alla portata e sembrava inevitabile per la progressiva riduzione della base dei potenziali giocatori per due squadre ai livelli più alti, è infatti saltato all’ultimo per alcune divergenze.
La società manfreda guidata dal presidente Vito Sami ha quindi deciso di ripartire dalla serie B con un nuovo progetto: la squadra under 19 rinforzata dagli atleti più esperti che valuteranno di continuare.
Dopo le dimissioni di Ronchi la ricerca della società si è orientata verso un allenatore che avesse come primo obiettivo la crescita dei tanti giovani giocoforza inseriti nella rosa. La scelta è ricaduta su Fabrizio Tassinari, classe1988 di Mordano, figlio di Domenico allenatore e deus ex machina da sempre del Romagna.
In possesso della Laurea Magistrale in Scienze Motorie, fino allo scorso anno giocatore del Romagna in serie A., allenatore di 2° livello Fabrizio Tassinari ha una lunga esperienza come tecnico del settore giovanile del Romagna (che continuerà a seguire) e da un anno è nello staff tecnico della Nazionale maschile con il ruolo di preparatore atletico;
Per la Federazione pallamano ricopre anche il ruolo di formatore tecnico regionale nei corsi di tecnici e insegnanti di Educazione fisica.
A lui il compito non facile di ripartire e di ridare entusiasmo all’ambiente con i risultati.