“Ergastolo e un anno di isolamento” è questo ciò che li pubblico ministero Cristina D’Aniello ha chiesto per Matteo Cagnoni, il dermatologo accusato di aver ucciso la moglie Giulia nel settembre 2016, nella villa disabitata di Via Padre Genocchi, nel cuore di Ravenna.
Questa mattina la D’Aniello ha concluso la requisitoria. Davanti ai giudici ha ricostruito gli elementi più significativi, prove che, secondo l’accusa, determinano la premeditazione dell’omicidio.
Ma la decisione dei giudici popolari si saprà solo il 22 giugno, prima di quella data, il 18,  gli avvocati difensori, Giovanni Trombini e Francesco Dalaiti avranno l’ultima occasione per convincere la giuria dell’innocenza di Cagnoni.