Dopo le segnalazioni di molti cittadini, recapitate ai carabinieri anche attraverso il sindaco Giovanni Malpezzi, i militari della Compagnia manfreda, al comando del Capitano Cristiano Marella, hanno intensificato i controlli nel parco nella zona di via Filanda, una delle aree verdi della città ultimamente più esposte ai fenomeni di degrado urbano. Nel resoconto della specifica attività di prevenzione, che continuerà anche nei prossimi giorni, non sono mancate le denunce e gli arresti.
Con l’arrivo della bella stagione, tanti si sono rivolti ai carabinieri per lamentare una crescente situazione di degrado nel parco Mita, un’area molto frequentata da famiglie e giovanissimi. Recentemente, anche il sindaco Giovanni Malpezzi aveva comunicato all’Arma di Faenza i problemi di sicurezza segnalati dai residenti che abitano nelle palazzine poco distanti dal parco, preoccupati dalla presenza di alcuni frequentatori decisamente sospetti che, per come raccontato, bivaccano abitualmente in prossimità delle panchine meno esposte alla vista dei passanti, dando luogo a fastidiosi schiamazzi, a frequenti litigi che sfociano in risse nonché a probabili spacci di droga e criticità di natura igienica.
I militari hanno quindi “alzato il tiro” dei controlli per monitorare le presenze nel parco e soprattutto prevenire i fenomeni lamentati dai residenti. Tra le persone identificate negli ultimi giorni sono spuntati anche dei nomi molto noti poiché già coinvolti in diversi reati. Ad ogni passaggio delle “divise”, inoltre, non è mancato il solito fuggi fuggi di personaggi che, evidentemente, avevano qualcosa da nascondere, come accaduto nel primo pomeriggio di mercoledì, quando un equipaggio del radiomobile, che si era appostato per osservare ciò che accadeva nel parco, ha riconosciuto uno straniero che in passato era stato notato svolgere l’attività illecita di parcheggiatore abusivo in diverse aree della città.
I carabinieri, senza farsi notare, sono riusciti ad avvicinarsi all’uomo. Quando questi ha visto i carabinieri, ha tentato la fuga ma è stato immediatamente bloccato. Nel tentare di eludere il controllo, l’uomo si era disfatto di uno zaino che è stato recuperato. Il fermato ha detto di essere un 32enne richiedente asilo, originario della Nigeria che si “guadagnava da vivere” facendo il parcheggiatore. Quello che però i militari hanno trovato all’interno dello zainetto ha dimostrato tutt’altra storia. Infatti gli agenti hanno rinvenuto una quarantina di involucri di carta stagnola, ciascuno contenente una dose di marijuana destinata alla vendita. Il peso complessivo della droga che il 32enne aveva al seguito, è risultato di poco superiore ai centro grammi; inoltre aveva nel borsello 110 euro ritenute provento delle cessioni. Fra l’altro, quando è stato portato in caserma per il rilevamento delle impronte, è emerso che lo straniero aveva fornito ai carabinieri false generalità per non compromettere l’esito dell’iter burocratico, tuttora in corso, per ottenere il permesso di soggiorno. È emerso che, contrariamente a quanto aveva affermato in un primo tempo, l’uomo risultava essere ospite in una struttura di accoglienza nel faentino. Perquisito il suo armadio è stato recuperato il materiale utilizzato per confezionare le dosi di droga che gli erano state trovate nel parco.
Per il 32enne sono quindi scattate le manette per “detenzione di droga ai fini di spaccio”, “resistenza a pubblico ufficiale” e “falsa attestazione della proprie identità. Su ordine del pubblico ministero Daniele Barberini, l’uomo ha trascorso la notte in camera di sicurezza. Questa mattina, in tribunale a Ravenna, il giudice Andrea Chibelli ha convalidato l’arresto; l’uomo ha patteggiato ed è stato rimesso in libertà, potendo beneficiare della sospensione condizionale.