Come ogni anno la Casa della Carità di Lugo, che comprende un centro socio-riabilitativo per persone con disabilità, una casa residenza per anziani e una comunità alloggio gestiti dalla cooperativa sociale Il Germoglio, si prepara a celebrare la Festa di San Antonio, ma quest’anno lo fa con diverse novità. Domenica 10 giugno dalle 15,30, infatti, la struttura apre le porte a “Giocando senza Frontiere”, la competizione sportiva a squadre dedicata alle persone con disabilità.
«Questa iniziativa – spiega la coordinatrice Valeria Cortesi – è in parte frutto del progetto “Sport Salute Socialità”, che gli ospiti della Casa della Carità stanno sperimentando quest’anno per la prima volta, promosso dal Centro Sportivo Italiano (CSI) di Ravenna insieme al consorzio SolCo e alla cooperativa sociale La Pieve di Ravenna. Il progetto ha come obiettivo il miglioramento della qualità della vita attraverso lo sport, vissuto non come “terapia” ma come pratica divertente, salutare e utile alla socializzazione».
“Giocando Senza Frontiere” è un’iniziativa che nella città di Ravenna è organizzata dalla cooperativa La Pieve e che quest’anno è arrivata alla sua quarta edizione (svoltasi giovedì 31 maggio presso il campo di atletica “E.Marfoglia”). Sarà invece la prima edizione lughese della manifestazione, che avrà come cornice il bel parco della Casa della Carità e vedrà protagonisti gli ospiti dei servizi residenziale e diurno per persone con disabilità della Casa e gruppi ospiti di centri diurni di Villa S.Martino, Faenza e Ravenna. Verranno proposte ai ragazzi, accompagnati da alcuni educatori, semplici competizioni sportive adattate, come ad esempio percorsi di motricità globale e staffette e al temine dei giochi ci sarà la premiazione. «Oltre agli ospiti dei centri coinvolti nell’iniziativa – conclude Cortesi -, tutti coloro che vorranno mettersi alla prova saranno i benvenuti e al termine delle gare i percorsi attrezzati saranno accessibili anche ai bambini».