Il Comune di Solarolo ha adottato il metodo per impedire la diffusione degli insetti nocivi per le piante, definito “Protocollo tecnico che regolamenta i trattamenti per la cura del verde nelle aree frequentate da popolazione o da gruppi vulnerabili”, approvato a livello nazionale e regionale. Questo metodo, sostenibile dal punto di vista ambientale, prevede il “lancio di insetti utili”, così definiti perché specificatamente diretti alla lotta biologica di insetti dannosi per le piante, senza rappresentare un pericolo per la salute degli altri animali e dell’uomo.
In particolare viene utilizzata la coccinella tipica delle nostre terre, la Adalia Bipunctata, che svolge un ruolo determinante nella lotta alle numerose specie di afidi presenti su piante e arbusti. infatti le femmine depongono le uova proprio in corrispondenza delle colonie di afidi e le larve neonate, quando si schiudono, iniziano a nutrirsi delle prede. Per diventare adulte, le larve attraversano quattro stadi, un ciclo che richiede circa tre settimane. La terza e la quarta fase sono quelle in cui le larve risultano più affamate: divorano fino a cento afidi al giorno.
Il secondo predatore utilizzato è l’Anthocoris Nemoralis, noto per la sua capacità di contrastare la psilla del pero, ma efficace anche nella lotta alle psille di altre specie coltivate o spontanee, quali l’eucalipto, l’albizzia, il bosso e l’alloro. Abituato a svernare in luoghi riparati ed accoglienti, come il legno, le foglie secche e gli spazi all’interno della corteccia degli alberi, l’Anthocoris si distingue per la sua grande inclinazione alla mobilità e per le sue doti di volatore. Grazie a lui, le psille non hanno scampo.
«Credo sia importante, per promuovere un uso più responsabile e consapevole delle sostanze per la lotta ai parassiti, che l’ente locale dia il buon esempio, utilizzando “alleati naturali” a tutela della qualità del nostro ambiente», commenta il sindaco Fabio Anconelli.