08/05/2018 – Dici Romagna e pensi alla piadina, a Fellini, al Passatore, ma pensi anche all’albana. Ecco, un libro che raccontasse questo amato-odiato simbolo della Romagna dei vini forse ancora mancava.
Ci hanno pensato Giovanni Solaroli e Vitaliano Marchi a colmare la lacuna con questo loro “Albana, una storia di Romagna”, pubblicato dall’Editore Il Ponte Vecchio, che verrà presentato dagli autori venerdì 11 maggio alle ore 18 alla Bottega Bertaccini di Faenza.
È un’opera completa, che abbraccia il panorama storico, culturale, produttivo e antropologico del bianco romagnolo, offrendo al lettore una visione articolata e approfondita. Dalle incerte origini del suo nome alla improbabile leggenda di Galla Placidia, da vino popolare e contadino a vino ricercato ed inimitabile. Ogni tappa del suo percorso che lo ha portato ad essere il primo vino bianco ad ottenere la DOCG viene ripercorsa e commentata, ogni territorio viene descritto minuziosamente e la sua versatilità, sia in tavola che in cantina, viene esplorata a fondo e messa a nudo.
Attraverso le interviste raccolte tra le persone che hanno fatto e che continuano a scrivere la storia dell’Albana odierna, il lettore riesce a immergersi appieno nelle vicende e nelle ragioni più profonde che ne hanno determinato la sua fortuna (e la sua sfortuna). Ne nasce una visione dell’Albana a tutto campo, che mette in grado il lettore di orientarsi tra la pluralità di stili oggi a disposizione.
Non è tutto: nella seconda parte del libro sono raccontate le storie di 44 produttori locali, riassunte da interviste raccolte direttamente “sul campo” e organizzate in schede ricche di informazioni. Il lettore avrà così modo di sintonizzarsi con le vigne, i sistemi di allevamento, gli stili di vinificazione che queste aziende utilizzano per produrre la loro Albana, conoscere le etichette ed il numero di bottiglie prodotte. Completano il testo alcuni evocativi scatti dei vigneti ed un elenco di ristoranti consigliati, il tutto visto attraverso lo sguardo disincantato, e a tratti venato da una sottile ironia, degli autori.
Giovanni Solaroli (Faenza, 1953), sommelier docente AIS, giornalista e grande appassionato di vini e viaggi, ha tenuto per anni una rubrica sul vino per l’edizione riminese del Resto del Carlino, poi per La Voce di Romagna. E’ il referente regionale per la Guida Vini Nazionale VITAE dell’Associazione Italiana Sommeliers.
Vitaliano Marchi (Ravenna, 1961), sommelier docente AIS, ama viaggiare e lo fa per lavoro e per diletto. Nutre una passione profonda per il mondo del vino al quale si dedica anima e corpo. Collabora con le guide Emilia Romagna da Bere e da Mangiare e con la Guida Ais Nazionale VITAE.