02/03/2018 – Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Ravenna Spa, capogruppo del gruppo privato ed indipendente, presieduto da Antonio Patuelli, ha approvato il bilancio dell’esercizio 2017, su proposta del Direttore Generale, Nicola Sbrizzi. I dieci anni della crisi economica più grave che l’Italia abbia subito, in tempo di pace nell’ultimo secolo, sono stati superati dalla Cassa di Ravenna, privata e indipendente, senza ricorrere ad aumenti di capitale onerosi per gli azionisti, accantonando prudenzialmente anche parti cospicue dell’utile netto maturato ogni anno e distribuendo ora dividendi per il ventiquattresimo anno consecutivo, senza mai prelevarli dalle riserve, anzi incrementandole. Il bilancio della Cassa ha chiuso con un utile netto di 16 milioni e 903 mila euro (+0,16% nei confronti del 31.12.2016) che sarebbero stati 20 milioni 361 mila euro se non vi fossero stati i contributi e gli altri oneri riguardanti i salvataggi di banche concorrenti disposti dalle competenti Autorità. La Cassa evidenzia una raccolta diretta da clientela di 3.247 milioni di euro (+2,53%), una globale di 8.395 milioni di euro (+4,80%), impieghi per 3.368 milioni di euro (+ 10,48%); i mutui sono cresciuti del 7,24%; le sofferenze nette sono risultate il 3,34% del totale degli impieghi netti. Il numero dei conti correnti è aumentato del 5,51%. Il “Cet1” della Cassa al 31.12.2017 è risultato del 14,74% e il Total Capital Ratio del 19,65%. Chiudono pure in utile i bilanci di tutte le società del Gruppo Cassa: Banca di Imola Spa, Banco di Lucca e del Tirreno Spa, Italcredi Spa di Milano, Sorit Spa di Ravenna, Sifin Srl di Bologna ed il bilancio consolidato. All’assemblea della Cassa del 6 aprile verrà proposta la distribuzione di un dividendo lordo in contanti di 0,40 euro per azione, con la possibilità per ciascun azionista di optare per il pagamento del dividendo in azioni (senza tassazione, a differenza dell’incasso del dividendo tassato al 26%), in ragione di una azione ogni 43 possedute. La distribuzione del dividendo ininterrottamente per il ventiquattresimo anno consecutivo per gli azionisti della Cassa di Ravenna è motivo di grande soddisfazione e anche di alta utilità sociale in particolare per le benemerite iniziative dell’azionista Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. La Cassa di Ravenna non privilegia l’alto rischio, nè l’uso dei derivati speculativi, sostiene la sana e prudente economia produttiva, vieta le stock option al proprio interno e le liquidazioni che eccedano il Contratto Nazionale del Lavoro. Emergono indicatori patrimoniali di eccellenza e di forte solidità già indicati per gli scorsi anni anche dalla stampa specializzata nazionale ed internazionale, ben superiori ai requisiti di capitale a livello consolidato assegnati dalle competenti Autorità al Gruppo Cassa nell’ambito del periodico processo di revisione e valutazione prudenziale denominato SREP con il CET 1 del 10,39% molto superiore al 6,60% assegnato come minimo e con il Total Capital Ratio del 15,30% ben superiore al 10,80% assegnato.