“Molte organizzazioni sindacali in Italia e nel mondo hanno dichiarato per domani, 8 marzo, lo sciopero generale. La concomitanza con la giornata internazionale delle donne non è causale: lo sciopero è indetto proprio per consentire di manifestare contro le diseguaglianze e le violenze che continuano ad affollare le vite di metà della popolazione mondiale per il solo fatto di appartenere al genere femminile. Lo sciopero è dunque contro ogni violenza sulle donne e di genere: fisica, economica e istituzionale. Riguarderà tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori a sostegno della lotta delle lavoratrici/donne con contratti a tempo indeterminato, a tempo determinato, con contratti precari e atipici sia nei settori pubblici che privati. E sarà sciopero anche per chi non lavora, ma vorrebbe, e di chi proprio perché sottoposta a ricatto su lavoro non può scioperare.
Ravenna in Comune sostiene lo sciopero e «tutte quelle formazioni organizzate della società civile e politica impegnate a far avanzare il Paese affinché l’uguaglianza dei diritti e la dignità siano garantiti a tutti e tutte, nello spirito dell’art. 2 e 3 della Costituzione». Non è solo di oggi ma nel programma politico per il quale siamo nate e nati quasi otto anni fa e in cui continuiamo a riconoscerci:
«Ravenna in Comune è molto ferma nel rifiutare ogni tipo di discriminazione, in particolare è impegnata nel contrasto a sessismo, razzismo, trans/omofobia, bullismo e violenza maschile sulle donne. Tali fenomeni spesso si presentano intrecciati fra loro e accomunati dalla difficoltà nel riconoscere e rispettare le differenze, a partire da quella di genere. Perciò è importante l’impegno sul piano politico, culturale e sociale per una diversa qualità dei rapporti fra i sessi basata sul rispetto reciproco e sull’autodeterminazione. Su questo tema è necessario non solo continuare il sostegno alle associazioni femminili che svolgono un servizio prezioso per le donne che hanno subito violenza, ma anche agire sull’insieme di fattori della vita quotidiana che alimentano gli stereotipi femminili e maschili, attraverso l’educazione e la prevenzione».
Per tutto ciò e per il settimo anno consecutivo in tutto il mondo sarà dunque sciopero femminista e transfemminista.”