Il loro motto, in latino, recita: «Flamman extinguere flamma». Liberamente traducibile: «fiamma spegne fiamma», d’altronde sono vigili del fuoco e di incendi ne hanno domati circa 1000 nel 2022, anche se la somma degli interventi è di circa 7000 ad oggi, tra incidenti stradali, ricerche e soccorso persone, interventi per il maltempo e i dissesti statici del territorio. Un aumento del 15% rispetto al 2021, circa 21 al giorno con tempo medio di arrivo nell’intervento di 14 minuti e mediamente 45 per ultimarlo.
« Crediamo di aver fatto un buon lavoro e siamo al servizio della popolazione 24 su 24, tutti i giorni e notti dell’anno e crediamo in ciò che facciamo» dichiara sorridente ed emozionato il Comandante provinciale Luca Manselli durante la festa per la celebrazione della patrona del corpo, Santa Barbara.  Intorno ci sono tutti i «suoi», la catena di comando e organizzazione di un meccanismo complesso che gira attorno al numero «115».
Alla cerimonia son state rappresentate tutte le Istituzioni, dal Prefetto De Rosa fino a tutte le forze dell’ordine, dell’Amministrazione della Provincia, dei Comuni nonché dei Ministeri presenti sul territorio, il tutto con una messa celebrata fra le mura della caserma di viale Randi, officiata dal Vescovo della Diocesi di Ravenna.
«Un altro anno sta per concludersi e siamo stati impegnati su tantissimi fronti, dal fuoco degli incendi estivi, all’acqua del maltempo fino al soccorso ordinario e straordinario sul territorio locale e nazionale» aggiunge il Comandante, «ultimamente abbiamo avuto squadre in supporto nelle Marche con soccorritori acquatici per la prima sciagura, con esperti valutatori per la scossa sismica, sempre nelle Marche ».
I numeri del Comando sono 194 vigili del fuoco operativi sul territorio, divisi su 4 turni e su 4 “sedi”: Faenza, Lugo, Cervia e la centrale di viale Randi, 10 funzionari tecnici, 10 personale logistico strumentale, 31 specialisti tra nautici e sommozzatori, senza dimenticare i 34 volontari di Casola Valsenio che ricoprono una porzione di territorio impervia e delicata. Tra le specialità ci sono i SAF (speleo alpino fluviale) gli NBCR (nucleo batteriologico-chimico-radiologico), i TAS (topografia applicata al soccorso) specializzati in ricerche persona, i SAPR (sistema aeromobili a pilotaggio remoto) con i loro droni, soccorritori acquatici e fluviali, gli specializzati in incendi navali avendo uno dei maggiori Porti Italiani e tante altre. «Il personale copre a 360 gradi qualsiasi intervento di soccorso, mettendo in campo le proprie abilità a seconda del caso» conclude il Comandante, ricordando anche il lavoro in “team” che espletano i funzionari tecnici, tra atti amministrativi, valutazioni antincendio di progetti e di eventi, scia e altre pratiche che occorrono tutte a rendere più sicuro il luogo in cui viviamo tutti i giorni.