7 mesi dopo l’alluvione Conselice vive ancora nella paura fra “sciacalli”, tane negli argini e tronchi nei fiumi

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Dopo l’alluvione nelle campagne di Conselice, o nella vicina Spazzate Sassatelli, sono tornati i lupi, ma anche gli sciacalli: si aggirano fra le case ancora disabitate alla ricerca di qualcosa da rubare. Per questo molti residenti alluvionati stanno cercando di rientrare il prima possibile nelle loro abitazioni, ma devono fare i conti con una burocrazia lenta e con la mancanza di personale da parte di un piccolo Comune per gestire tutte le problematiche di questi mesi. I primi contributi per le case sono arrivati, ma non bastano. Su 5 mila euro ricevuti, 1500 in alcuni casi sono stati spesi solo per i lavori degli spurghi. Nel frattempo sono tornati anche altri animali, volpi, ma anche istrici. La rottura lungo il Sillaro del 2 maggio fu causata da una tana, già più volte segnalata. Fra il 16 e il 17 maggio l’acqua si mangiò invece la terra fresca dell’argine appena ricostruito e non finito. In questi mesi sono state segnalate almeno altre 4 tane. Ed è stato segnalato anche l’ammasso di tronchi sotto il ponte della Bastia, poco dopo la confluenza di Reno, Sillaro e Idice. Una potenziale diga che genera ansia fra chi ha già vissuto due alluvioni