Gli oltre 100 delegati che hanno partecipato il 14 giugno, all’Hotel Savoia Regency di Bologna, al 6° Congresso della UIL FPL Emilia Romagna e Bologna, hanno confermato segretario, all’unanimità, Paolo Palmarini. Il tema delle prospettive della sanità pubblica – al centro della relazione introduttiva di Palmarini – è stato molto dibattuto, ed è stato ripreso negli interventi del segretario generale UIL Emilia Romagna Giuliano Zignani e dal segretario nazionale della UIL FPL, Michelangelo Librandi, che ha concluso i lavori.

Al congresso ha portato il suo saluto anche l’assessore regionale alla Salute, Raffaele Donini, che pur sforzandosi nel suo intervento di fornire dati e numeri, non ha per nulla convinto l’attenta platea dei delegati. Se da una parte è infatti indubbio che il Governo, con una fantasiosa interpretazione, continua a pensare che la gestione della pandemia possa essere ricondotta nell’ambito delle risorse “ordinarie”, determinando un evidente disavanzo dei conti della nostra Regione, dall’altra parte sono sotto gli occhi di tutti le difficoltà del personale, ridotto ormai allo stremo, e dei cittadini rispetto alle inaccettabili liste d’attesa.

In assenza di ulteriori assunzioni, stabilizzazioni e di un’adeguata valorizzazione del personale, il potenziamento della medicina territoriale e l’ambizioso piano di recupero delle liste d’attesa diventano pura utopia. Dalla Regione Emilia Romagna, che ha fatto della sanità il proprio elemento distintivo, non ci aspettiamo solo parole di impotenza rispetto a una situazione per noi molto preoccupante per la tenuta del servizio sanitario pubblico regionale. Ci aspettiamo – anche se la sensazione avuta è che non si intenda “disturbare il manovratore” – azioni concrete nei confronti del Governo, che vadano oltre gli annunci.

E’ sempre più attuale quindi la necessità di aprire una vertenza Sanità in Emilia Romagna, che coinvolga anche le istituzioni locali, affinché si esprimano e assumano chiari orientamenti per delineare una prospettiva certa sui servizi sanitari e che dia dignità al lavoro di tutti i professionisti e gli operatori che ogni giorno sono al servizio della collettività.