577 tonnellate di ingombranti e 46 mila confezioni di farmaci non ancora scaduti avviati a riuso, oltre 100 mila ragazzi che hanno partecipato ai progetti di educazione ambientale e un risparmio del 2,5% sui consumi energetici domestici. Questi, a livello di Gruppo, alcuni degli obiettivi raggiunti nel corso del 2018 grazie alla collaborazione fra Hera e le comunità locali, tema al centro della seconda edizione del report “Costruire insieme il futuro”. Molto bene l’area faentina, con farmaci avviati al riuso per un valore complessivo di 44.500 euro e il coinvolgimento di 1.325 studenti delle scuole superiori di Faenza.
I progetti in campo sono ben 15 e sono rendicontati nel report “Costruire insieme il futuro”, giunto alla sua seconda edizione, disponibile anche agli sportelli clienti e online.
Realizzato per raccontare i risultati raggiunti sino ad oggi, insomma, il report è anche molto utile per capire cosa fare da qui in avanti. Per ciascun territorio servito, infatti, accanto ai risultati dei progetti attivi sono indicate le modalità con le quali è possibile parteciparvi in prima persona.
Qualche esempio?
Nell’arco del 2018 oltre 7.600 studenti delle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di 1° grado del faentino e dell’imolese sono stati coinvolti dai progetti di educazione ambientale del Gruppo, che hanno interessato 105 istituti e visto la partecipazione di 626 insegnanti. Per quanto riguarda le scuole superiori del solo territorio di Faenza, inoltre, ai progetti hanno preso parte 1.325 studenti, 4 istituti e 106 insegnanti. All’inizio di ogni anno scolastico, vengono riaperte le iscrizioni, così insegnanti e ragazzi possono puntualmente avvalersi di un’articolata offerta didattica, forte di un confronto costante con docenti, educatori e studenti.
Molto interessanti anche i risultati del progetto FarmacoAmico che nel 2018, grazie alla collaborazione con Last Minute Market e le onlus del territorio, ha permesso di avviare al riuso solo nel faentino 3.500 confezioni di farmaci non ancora scaduti, per un valore complessivo di 44.500 euro: chi desidera contribuire può portare i propri farmaci alla farmacia più vicina che aderisce al progetto, alimentando così economia circolare e inclusione sociale.
Tra gli altri progetti che la multiutilty ha pensato per i cittadini dei territori serviti ricordiamo il successo della App Il Rifiutologo, che nel 2018 ha sfiorato i 260 mila download. Con questo strumento è possibile verificare in ogni momento le corrette modalità di conferimento dei rifiuti nel proprio comune ed effettuare segnalazioni a Hera su abbandoni, cassonetti da vuotare o sostituire e, più in generale, decoro degli spazi pubblici. Solo nei primi cinque mesi del 2019, ulteriori 1.600 faentini hanno cominciato a usare Il Rifiutologo, servendosene complessivamente in più di 7.200 occasioni.
Le tante iniziative a cui, come sopra, le persone possono contribuire direttamente, raccontano del resto un impegno che parte da molto lontano, testimoniando il largo anticipo con cui il Gruppo Hera ha intuito l’importanza cruciale del loro coinvolgimento, fondamentale per vincere sfide decisive come quelle legate alla riduzione dei rifiuti, al risparmio energetico e alla tutela delle risorse naturali, che non possono essere affrontate in ordine sparso.
Ecco perché il report, ultimo nato della collana dedicata dalla multiutility alle attività di rendicontazione, collega i tanti obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica perseguiti dal Gruppo al coinvolgimento di un’ampia platea di soggetti, che include non soltanto i clienti di Hera e i privati cittadini ma anche rappresentanti delle comunità locali, scuole, studenti, insegnanti, onlus, case circondariali, farmacie e aziende, senza dimenticare gli stessi lavoratori della multiutility.
“L’economia circolare ci impone di chiudere il cerchio – afferma Stefano Venier, Amministratore Delegato del Gruppo Hera – ma per raggiungere obiettivi tanto importanti il cerchio dobbiamo soprattutto allargarlo, facendo sì che possano rientrarvi tutti i soggetti presenti nel tessuto sociale delle nostre comunità. Che si tratti di privati cittadini o di realtà del terzo settore, la logica dev’essere sempre la stessa: agire insieme, fare squadra, moltiplicare le forze. Con questo report – conclude l’AD – Hera intende dunque confermare il proprio ruolo abilitante, impiegando le proprie risorse e competenze per valorizzare fino in fondo l’impegno di chiunque, a casa e nei comportamenti di ogni giorno, voglia spendersi per contribuire a gettare le basi di un futuro sempre più sostenibile, resiliente e inclusivo.”