Miglior ritorno non ci poteva essere: la 44esima Maratona del Lamone, che ha ritrovato il suo posto nel calendario dopo ben due anni di assenza per colpa del Covid, ha festeggiato la sua ritrovata presenza con un gran numero di partecipanti. Sono stati ben 506 gli arrivati sul traguardo di Russi (RA), un dato non di poco conto considerando il momento di lenta ripresa e ciò non bastasse è arrivato anche il nuovo record della gara, come giusta ciliegina sulla torta.
Il rwandese Jean Baptiste Simuneka, grande specialista della mezza e della corsa in montagna, più volte nazionale per il suo Paese anche alle Olimpiadi ha onorato in pieno il suo ruolo di stella della manifestazione. La sua vittoria non è mai stata in discussione: il corridore del Gs Orecchiella ha presto trasformato la corsa in un allenamento lungo, chiuso nel tempo di 2h15’08” che costituisce il nuovo primato della gara. Ben 20’06” il ritardo del secondo, Enrico Bertolotti (Liferunner) mentre terzo è giunto Stefano Farina (Asd 100 Km del Passatore, gara che con la prova di Russi e la 50 Km di Castelbolognese va a costituire il Trittico di Romagna) staccato di 22’26”.
In campo femminile non ha fatto mancare il proprio acuto l’ex tricolore sulla distanza Federica Moroni (Gs Gabbi) unica a scendere sotto le 3 ore in 2h54’05”, alle sue spalle Stefania Simonelli (Team Casa della Salute) a 11’12” e Chantal Marzocchi (Pol.Santa Lucia) a 19’17”.
Esordio in grande stile anche per la 10000 del Lamone, dove Federico Casadei (Atl.Avis Castel San Pietro) ha avuto ragione in 33’39” di Rudy Magagnoli (Atl.Corriferrara) per 1’25”. Terzo gradino del podio per Fabio Galassi (At.Imola Sacmi) a 2’42”, ma prima di lui hanno tagliato il traguardo le prime due della prova femminile, le scatenate atlete africane della Podistica Torino, l’etiope Asmerawork Bekele Wolkeba che allo sprint ha preceduto in 35’29” la kenyana Ziporah Wanjiru Kingori. Terza e prima delle italiane Rossella Domini (Cesena Triathlon) a 4’03”.
La bellissima giornata sportiva, contraddistinta da un clima d’inizio primavera, ha confermato ancora una volta la Maratona del Lamone come un riferimento assoluto nel panorama italiano delle 42,195 km, attraverso l’impegno garantito dall’Amministrazione Comunale che ha spinto per riannodare il filo della manifestazione spezzatosi in quel maledetto 2020, ma un grazie va anche alle tantissime associazioni del territorio che a vario titolo hanno contribuito alla riuscita della manifestazione, finalmente tornata nel posto che le compete.