Saranno le note al pianoforte di Giuseppe Fagnocchi e alcune pagine scelte dalla Letteratura italiana ed europea a rendere omaggio solenne ai caduti della Prima Guerra mondiale, lunedì 4 novembre, ore 18, nel Tempio dei Caduti. Fresco di recente restauro conservativo, grazie al contributo della Pro Loco e del Comune di Faenza, risalente ai primi del XIII secolo e conservante parte delle strutture romaniche originarie, restaurato dopo il primo conflitto mondiale, l’edificio è stato dedicato ai Caduti di tutte le guerre.
Non è casuale la scelta di questo spazio prezioso della città per offrire una speciale lezione concerto, nell’ambito delle pubbliche cerimonie per la festa dell’unità nazionale e delle forze armate, un tempo molto sentita e oggi meno nota e ricordata, in concomitanza con il 101esimo anniversario dell’entrata in vigore del cosiddetto armistizio di Villa Giusti del 1918, col quale si fa coincidere convenzionalmente in Italia la fine della Prima guerra mondiale.
Il programma della serata, dal titolo ‘Bim bum bom. Al rombo del cannon!’: letteratura e musica dalla Grande Guerra, rappresenta l’occasione per far memoria non tanto di quella ‘vittoria mutilata’, come ebbe a sottolineare lo stesso Gabriele D’Annunzio, quanto delle gravi perdite in termini di vite umane, che hanno sacrificato la propria vita per la patria.
L’Italia — che prima di entrare in guerra era considerata vicina ad Austria e Germania e poi si dichiarò neutrale — si vide riconoscere il Trentino, l’Alto Adige, l’Istria e Trieste, ma non la Dalmazia e la Libia. Il 4 novembre si celebrano per questo la giornata dell’unità nazionale (per l’annessione di Trento e Trieste al Regno d’Italia) e la giornata delle forze armate, poiché quei giorni del 1918 vennero dedicati alle onoranze funebri — in Italia e in Europa — per commemorare i soldati morti in guerra.
Quest’anno, grazie anche alla cooperazione maturata tra alcune eminenti personalità del mondo della cultura locale e le istituzioni cittadine, si vuole far convergere in queste celebrazioni anche l’inizio ufficiale di un importante progetto regionale, che l’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna rinnova nella seconda edizione e che l’Istituto Tecnico ‘Oriani’ ha accolto nella sua offerta formativa, ritenendolo meritorio di considerazione per la diffusione presso le giovani generazioni della conoscenza della Storia e dei principali eventi che hanno caratterizzato il percorso di integrazione europea, sviluppando una maggiore consapevolezza sul senso dell’appartenenza all’Europa e sull’essere cittadini europei.
Promotori del progetto nell’Istituto sono i professori Luca Bandini e Michele Orlando, insieme ai docenti di alcuni dipartimenti disciplinari come quello di Lettere e Diritto, che nei prossimi mesi elaboreranno percorsi di approfondimento che, a partire da eventi storici, luoghi, personalità, simboli, forniranno agli studenti una ‘chiave di lettura’ su cosa implichi l’essere cittadini europei e sul senso e gli obiettivi del progetto europeo nella sua complessità e globalità. Il Progetto intende concentrarsi altresì sulla delicata e quanto mai attuale tematica dei diritti umani, nella dimensione insieme nazionale ed europea.
Dopo il canto dell’inno di Mameli e i saluti inaugurali da parte del Sindaco Giovanni Malpezzi, del Dirigente scolastico dell’Istituto Tecnico Oriani Fabio Gramellini e della consigliera regionale Manuela Rontini, sarà dato spazio alla inquadratura storica del relatore e pianista faentino Fagnocchi.
Le pagine scelte di Letteratura italiana ed europea che accompagnano il ricco programma musicale sono condotte da alcuni alunni delle classi 5Aafm, 5Asia, 5Bsia e 5Csia dell’Istituto di Via Manzoni, preparati dal prof. Michele Orlando.