La comunità cotignolese ha dato ancora una volta prova di grande generosità, lo scorso 16 giugno, durante l’iniziativa benefica organizzata dagli Amici del Cenacolo, in collaborazione con ASD Cotignola Calcio, in favore della Casa Residenza Anziani “Tarlazzi e Zarabbini” di Cotignola.
Più di 400 persone si sono riunite all’interno di una tensostruttura, montata per l’occasione all’interno del campo sportivo Angelo Dalmonte, per una cena a base di paella e sangria preparate da Giovanni Baldassarri di Paella a Domicilio (Barbiano) e partecipare alle diverse iniziative organizzate dagli amici del Cenacolo, in particolare la pesca di beneficenza. A serata conclusa gli organizzatori hanno consegnato ai rappresentanti del Consorzio Solco e della Cra Tarlazzi-Zarabbini un assegno da 2mila euro.
“L’iniziativa del 16 giugno ci ha lasciato davvero senza parole – commenta Greta Ghetti, coordinatrice della Casa residenza -. Vedere lo spirito che unisce questo gruppo di amici, che organizzano eventi benefici, anche complessi dal punto di vista organizzativo, senza essere un’associazione o un ente preposto ma semplicemente un gruppo di persone che vogliono fare del bene, ci commuove e ci riempie di gioia. Ancora una volta i cotignolesi hanno dimostrato ampia generosità verso il “Tarlazzi”, tra le strutture del territorio che ricevono più attenzione e donazioni.
Come per ogni altra donazione che riceviamo, anche questo importo che ci è stato consegnato – continua la coordinatrice – verrà utilizzato per l’acquisto di attrezzature e ausili speciali che ci permetteranno di offrire un servizio sempre migliore ai nostri ospiti».
Il gruppo degli Amici del Cenacolo si è formato circa 20 anni fa nello studio del noto artista ceramista cotignolese Enzo Babini. «Il gruppo è costituito da diversi amici di infanzia con i quali abbiamo deciso di impegnarci in favore di iniziative che ci stanno a cuore – spiega il maestro Enzo Babini -. Tutto iniziò quando don Stefano Casadio, noto prete di Cotignola, negli anni della sua pensione si recò in Brasile per costruire una missione in una favela. In seguito mi coinvolse nelle sue attività e andai con lui in Brasile per la costruzione di una scuola di ceramica».
«Dopo quella esperienza – continua Babini -, con gli Amici del Cenacolo ci siamo impegnati in diverse iniziative benefiche in Brasile, Africa e altri posti del mondo, finché abbiamo deciso di rivolgere la nostra attenzione anche agli enti e alle persone che vivono sul nostro territorio. È nata così, tre anni fa, l’idea di una serata di beneficenza. La Casa Tarlazzi Zarabbini è una bella realtà che ospita persone che noi conosciamo e che ci ha toccato umanamente con il proprio impegno e lavoro. Ecco perché l’abbiamo scelta per la cena di quest’anno».