“Resistere a genocidio, guerra e devastazione ambientale”. Con questo slogan è stata indetta per il 25 aprile una manifestazione alternativa in Piazza Caduti per la Libertà per celebrare la Liberazione dell’Italia.

L’invito a partecipare è rivolto a “studenti, lavoratori, organizzazioni politiche, associazioni, collettivi, sindacati conflittuali, e partiti politici indipendenti” per “costruire una giornata di lotta contro le politiche di riarmo, repressione ed economia di guerra di governo e Unione Europea, contro la complicità del nostro paese al genocidio in Palestina, contro il passaggio di armi nel porto di Ravenna, contro il rigassificatore e le politiche di devastazione ambientale, per la rimessa in sicurezza dei territori alluvionati, per il ritiro dell’Italia dalla NATO”.

L’inizio dell’evento è previsto alle ore 10: “

Nell’ottantesimo anniversario della Liberazione del nostro paese dalle barbarie nazifasciste non abbiamo nulla da festeggiare!

 Da anni i neofascisti del Governo Meloni comandano il nostro paese portando avanti politiche reazionarie, classiste, securitarie ed ecocide. Nel mentre anche il centrosinistra e l’Unione Europea tutta sostengono il genocidio in Palestina e le politiche di riarmo che, oltre ad avvicinarci a un possibile futuro di guerra, ci porteranno a spendere 800 miliardi di euro in armamenti tagliando welfare e spesa sociale. 

Mentre preparano la guerra “all’esterno” del nostro paese, adeguano anche il “fronte interno”: infatti attraverso i nuovi pacchetti sicurezza vengono criminalizzati il dissenso ed il conflitto sociale, lo vediamo negli ultimi mesi con l’inasprimento della repressione contro i cortei in solidarietà alla Palestina e contro studenti e lavoratori in lotta.

 Anche nel nostro territorio subiamo le ripercussioni di queste politiche. Scuole, università, trasporti e sanità sono alla deriva, il Porto di Ravenna viene utilizzato per il trasporto di armi in zone di guerra, e mentre abbiamo subito tre alluvioni negli ultimi due anni il Comune invece di aiutare e rimettere in sicurezza i territori alluvionati continua a portare avanti politiche ecocide come il progetto del rigassificatore”.

Osaemiliaromagna
Opposizione Studentesca D’Alternativa

Cambiarerotta
Organizzazione Giovanile Comunista