Domenica Faenza festeggerà la Festa della Liberazione con una serie di appuntamenti pubblici, in viale Baccarini prima e in Piazza del Popolo poi. Le iniziative per celebrare la fine dell’occupazione in realtà inizieranno già a partire dal weekend. Un invito a partecipare alle cerimonie del 25 aprile arriva da Faenza Coraggiosa:
“Faenza Coraggiosa partecipa con orgoglio e salda convinzione alle manifestazioni che celebrano il 76º anniversario della Liberazione. Il 25 aprile rappresenta idealmente la fine della guerra voluta dal fascismo e dei suoi orrori, l’avvio della ricostruzione materiale e morale del Paese, l’affermazione dei valori di libertà, di democrazia e di uguaglianza scritti nella Costituzione della Repubblica” scrive il collettivo che rappresenta il centrosinistra
“Il 25 aprile è la festa della Resistenza, delle forze popolari e delle culture democratiche che si unirono per sconfiggere la dittatura e riscattare agli occhi del mondo l’onore dell’Italia. È la memoria riconoscente della scelta compiuta da migliaia di uomini e di donne, civili e militari, di ogni condizione sociale, che diventarono partigiani “per dignità, non per odio”. È il ricordo dei caduti, dei torturati e fucilati, dei prigionieri nei campi di concentramento inghiottiti dalla mostruosa macchina della morte voluta dal nazismo o tornati alle loro case segnati per sempre dalle sofferenze.
Quei valori e il ricordo di quei sacrifici devono guidare anche oggi la vita pubblica, sostanziare le scelte della politica, costituire i riferimenti ideali dell’agire quotidiano di ciascuno”
Per Faenza Coraggiosa la Festa della Liberazione assume un significato particolare all’interno del contesto pandemico dell’ultimo anno: “La crisi sanitaria ed economica che da più di un anno assilla il nostro come tutti gli altri Paesi sta provocando, oltre a tante vittime, maggiori disuguaglianze ai danni delle componenti più deboli della società: gli anziani, i giovani, i malati, i disabili. E sta cancellando posti di lavoro, affossando attività imprenditoriali, minando speranze e progetti di vita. Da questa condizione drammatica si può uscire con un nuovo grande slancio collettivo capace di unire le energie migliori, di tradurre il “resistere” di oggi nella fiducia e nel coraggio necessari per ripartire su basi rinnovate, più eque e solidali.”
Non manca un riferimento alle polemiche riguardanti la strategia del governo, polemiche che proprio a Faenza sfoceranno in una manifestazione in piazza durante le celebrazioni del 25 aprile: “La propaganda volgare della destra, le fastidiose polemiche quotidiane, gli attacchi strumentali a chi ogni giorno agisce con senso di responsabilità e misura – nel rispetto della Costituzione – per coniugare la tutela della salute pubblica con la difesa dei legittimi interessi delle categorie economiche, rendono più fragile il Paese di fronte alle difficoltà. Isolarli e respingerli è un dovere civile.”