Il 25 Aprile, la Festa della Liberazione dal nazifascismo, è alle porte. Una data che ricorda quanto i nostri progenitori abbiano dovuto lottare, a volte sacrificando anche la propria vita, per donarci la libertà. Abbiamo sotto gli occhi – a poca distanza dai nostri confini – un sacrificio con molte analogie, del quale è protagonista il popolo ucraino. In modo eroico lotta e resiste da oltre 50 giorni, contro un autocrate che vuole privarlo della più grande libertà per un popolo: il diritto alla sovranità, la possibilità di essere artefice delle proprie scelte, attraverso l’esercizio della democrazia.
Oggi il popolo ucraino non resiste solo per difendere la propria terra, resiste per difendere la democrazia, la libertà e lo stato di diritto. Capisaldi delle società occidentali. Una lezione per tutti noi che ci fa capire quanto importante sia costruire una nuova Europa ancora più libera, più giusta e capace di garantire sicurezza ai propri cittadini.
Sono proprio gli stessi valori che si ricordano commemorando il nostro 25 Aprile.
Per questo Azione e + Europa si mobilitano anche nella nostra città.
Azione Ravenna lancia l’iniziativa regionale #SottoLoStessoCielo per manifestare la solidarietà e la vicinanza al popolo ucraino. Allo stesso modo +Europa invita i ravennati e la comunità ucraina ad aderire alle celebrazioni ufficiali colorandole di giallo e azzurro. Azione e +Europa chiedono ai cittadini di Ravenna di ricordare la Resistenza e la nostra liberazione manifestando questa vicinanza, simbolica e concreta, nei confronti del popolo ucraino e dalla sua resistenza all’aggressione subita.
“Per questo rivolgiamo un appello alla partecipazione alle celebrazioni del 25 aprile e ci troveremo, pochi minuti prima alle ore 10,45 in Piazza Garibaldi a fianco del Teatro Alighieri, per andare insieme con le bandiere ucraine, europee, italiane o altro alla manifestazione delle 11:00 in Piazza del Popolo” dicono dai rispettivi partiti “Un gesto di vicinanza, un simbolo di appartenenza a un modello aperto di società libera per il quale vale la pena lottare, sempre”.