Termina domani, sabato 9 ottobre alle 11, con un appuntamento in presenza a Casa Matha, il ciclo di incontri ’20 anni dopo l’11 settembre: quale dis-ordine mondiale?’, anteprima di Universalmente, festival del sapere e dell’attualità organizzato da Fondazione Flaminia in collaborazione con Dipartimento di Beni culturali.
Sarà Aldo Ferrari, storico, armenista e slavista, a chiudere la tre giorni dedicata a comprendere come è cambiato il mondo dopo il crollo delle Torri Gemelle. Lo studioso, tra i principali esperti europei di studi sull’Asia orientale e il Caucaso, parlerà del ruolo della Russia, tra Mediterraneo orientale, area caucasica e Afghanistan, sullo sfondo della fine dell’illusione unipolare e dell’avvio di una nuova possibile competizione bipolare Usa-Cina.
L’incontro sarà moderato da Michele Marchi, docente Unibo coordinatore della laurea in Società e culture del Mediterraneo nonché direttore scientifico di Universalmente festival.
L’iniziativa è gratuita con iscrizione obbligatoria su www.fondazioneflaminia.it/universalmente.
Dopo la premessa autunnale, l’appuntamento con Universalmente tornerà in primavera con una rassegna che avrà come focus gli assi portanti alla base del progetto di ripartenza post-pandemica, in particolare del continente europeo, cioè il rilancio sul fronte digitale e della sostenibilità ambientale.
Il festival propone spazi di riflessione che intendono andare oltre i tecnicismi universitari e mettono le varie competenze del Campus di Ravenna a disposizione del pubblico più vasto. Dibattiti, seminari e tavole rotonde saranno i canali con cui i docenti e i ricercatori ravennati dialogheranno con ospiti di altri atenei italiani o del mondo, esponenti del giornalismo, della politica o del lavoro per offrire occasioni di approfondimento non scontato e non banale sui grandi temi che riguardano la politica, la storia e la società del nostro tempo.