Anche quest’anno nella giornata del 2 giugno, Festa della Repubblica e 141° anniversario della morte di Giuseppe Garibaldi, ricorre il tradizionale pellegrinaggio al Capanno del Pontaccio, meglio conosciuto come Capanno Garibaldi.

In considerazione e nel rispetto per la tragedia dell’alluvione nel nostro territorio, la cerimonia in Piazza Garibaldi alle ore 9,30, prevede solo la deposizione delle corone al monumento e alle lapidi, così come alle 11,30 alla fattoria Guiccioli di Mandriole e al cippo di Anita Garibaldi.

L’orazione ufficiale al Capanno Garibaldi sarà tenuta alle ore 10,30 dalla Prof.ssa Fulvia Missiroli.

Il Capanno è il luogo storico del Risorgimento ravennate, utilizzato dai patrioti come rifugio per salvare il Generale dalla spietata caccia di austriaci e pontifici nell’agosto del 1849, dopo la caduta della Repubblica Romana. Un grande atto di solidarietà di 34 ravennati che rischiarono la fucilazione.

Va merito a Primo Uccellini, patriota e  bibliotecario alla Classense, che raccoglie le memorie dei salvatori ravennati di Garibaldi per descrivere la “trafila”, la conservazione dello storico Capanno.

Dopo alterne vicende, nel 1882 nasce l’attuale Società Conservatrice del Capanno Garibaldi. Sono 52 i soci fondatori e tra essi, 7 furono volontari con Garibaldi a Bezzecca nella terza guerra d’indipendenza.

Il Capanno, “toccato” da Garibaldi durante l’avventurosa ritirata da Roma, diventa il luogo ideale per conservare la memoria risorgimentale. Un fascino indiscutibile, lo spazio aperto a contatto con la natura, fin dall’ ‘800 diventa il luogo ideale per celebrazioni, feste popolari  e pranzi conviviali.

Ancora oggi, dopo 141 anni, la Società, pur tra tante difficoltà, è impegnata nel conservare lo storico Capanno, mantenendo la sua strana natura di ambiente privato ma aperto alla cittadinanza,  un luogo tra storia e natura e che mantiene  la sua indelebile impronta risorgimentale.