Tra le funzioni della Polizia Locale dell’Unione della Romagna faentina c’è il controllo degli utenti della strada e il loro rispetto delle norme di comportamento dettate dal Codice. Gli uffici preposti tengono costantemente aggiornate le statistiche, momento fondamentale per la programmazione successiva di controlli e interventi per la sicurezza stradale.
Al termine dei primi otto mesi dell’anno, dal primo giorno dell’anno fino al 31 agosto 2021, gli automobilisti sanzionati per non aver indossato la cintura di sicurezza per la violazione dell’articolo 172, “Mancato uso della cintura di sicurezza”, un provvedimento entrato in vigore da anni e dimostratosi uno dei maggiori salvavita in caso di sinistri stradali, sono stati 183. Per loro il Codice della Strada contempla una sanzione amministrativa pari a 83 euro se pagata entro 60 giorni (importo ridotto del 30% se saldato entro cinque giorni) e una decurtazione di cinque punti dalla patente.
Altro pessima abitudine di alcuni automobilisti è l’uso cellulare, telefonate, letture e invio di messaggi e ascolto di ‘messaggi vocali’ mentre si è al volante, che si conferma essere uno dei maggiori motivi di distrazione per gli utenti della strada che ovviamente, abbassando la soglia di attenzione mentre si è al volante, possono portare a incidenti stradali. Da gennaio ad agosto di quest’anno gli agenti della polizia locale dell’Unione hanno elevato 218 sanzioni per la violazione dell’articolo 173 del Codice della Strada. In questo caso, vista la pericolosità del comportamento, il legislatore è stato particolarmente severo. Infatti, per chi si trova alla guida di un mezzo mentre usa lo smartphone oltre alla decurtazione dalla patente di cinque punti deve pagare una sanzione amministrativa di 165 euro. Anche in questo caso misura ridotta del 30% nel caso di pagamento entro i cinque giorni.
Ancora un fenomeno particolarmente preoccupante che si sta registrando da qualche anno a questa parte è la mancata copertura assicurativa degli automezzi.
In questo caso, sempre nello stesso periodo, quindi da gennaio ad agosto 2021, le sanzioni elevate dagli agenti della polizia locale sono state 142. Al proprietario del mezzo trovato privo di copertura assicurativa vengono decurtati cinque punti dalla patente mentre l’importo della sanzione è di 866 euro.
Non sempre però la mancanza di assicurazione dipende dalla volontà del proprietario del mezzo. Sempre più frequenti le truffe ai danni di automobilisti che ravvisano ‘affari’ on line che poi si tramutano in vere e proprie truffe. Anche su questo fronte il Comando della polizia locale di via Baliatico è particolarmente attivo e attento. Negli ultimi due episodi, ma solo per ordine di tempo, il Nucleo di polizia giudiziaria dell’Unione ha denunciato due giovanissimi residenti della Campania per aver venduto a un residente dell’Unione una falsa copertura assicurativa on line.
I due sono una 25enne e un 29enne che erano riusciti a farsi versare, su una PostePay, 221 euro per l’assicurazione di una moto di grossa cilindrata da un 41enne di Castel Bolognese. Dopo aver ricevuto il denaro i due falsi broker si sono resi irreperibili e il truffato, resosi conto dell’inganno, ha sporto querela agli uffici di via Baliatico. Dal numero telefonico con cui aveva sempre tenuto i contatti e il numero di ‘Iban’ della carta ricaricabile sulla quale il 41enne aveva effettuato il bonifico, oltre alla mail dalla quale i truffatori avevano inviato i documenti per il preventivo, gli agenti di via Baliatico sono risaliti ai due truffatori. Per loro è scattata una denuncia anche se in questi casi è impossibile riuscire a riottenere il denaro raggirato. Per questo motivo, dal Comando della polizia dell’Urf ci si raccomanda di non farsi attirare da proposte eccessivamente vantaggiose che spuntano da siti internet sconosciuti. “Le compagnie assicurative -spiegano dagli uffici della polizia locale- inoltre contemplano pagamenti anche attraverso le carte di credito che in caso di raggiro possono essere bloccati i pagamenti mentre gli indirizzi mail dei broker assicurativi non sono mai da account generici usati comunemente dai privati”.